Studente del Marconi classificato al terzo posto a concorso internazionale di poesia
22/apr/2017
Non solo Robot e Tecnologia, un' altra grande soddisfazione per il Marconi ed in particolare per l'alunno Carmine Forino della classe seconda A che si è classificato al terzo posto, tra i venti finalisti della sezione E ( 13-18 anni), nel concorso internazionale di poesia "Voci nel deserto" indetto dall'associazione "Mecenate di Frascineto" (CS) con la seguente motivazione: Stupendo ricordo del nonno ormai scomparso. Con verso promettente il giovane autore sfoga il suo dolore per la morte di colui che era, per la sua vita, un punto importante di riferimento.
Complimenti e di seguito il testo della poesia.
Ti rincontrerò
Continuo a parlare di te
nel buio della mia stanza.
Ormai il silenzio ha la tua voce.
Fisso il soffitto e la mia mente
ritorna all'estate di due anni fa.
Tu invecchiavi ed io crescevo
sulla scia dei tuoi insegnamenti.
Poi quella notizia.....
Tu che diventi un angelo.
Il paradiso aveva bisogno di te,
dell'amore che emanavi,
della tua assenza,
dei tuoi discorsi sempre accesi.
Ed io restavo li fermo,
con le lacrime che attraversavano
il mio viso a te somigliante.
Le parole consolatrici degli altri
risuonavano confuse nella mia mente.
La speranza di rivederti un giorno
fa rabbrividire la mia anima.
Non sarà l'alba,
non sarà il tramonto.
Sarà circondata da una luce
che sprigionerà calore.
Io avanzerò verso di te,
mi liberò della tua assenza
e riderò per il tuo modo buffo
di indossare il cappello.
Sarà l'inizio di un nuovo giorno, quello che dura in eterno.
"Abbi cura di te, nonno".
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Continuo a parlare di te
nel buio della mia stanza.
Ormai il silenzio ha la tua voce.
Fisso il soffitto e la mia mente
ritorna all'estate di due anni fa.
Tu invecchiavi ed io crescevo
sulla scia dei tuoi insegnamenti.
Poi quella notizia.....
Tu che diventi un angelo.
Il paradiso aveva bisogno di te,
dell'amore che emanavi,
della tua assenza,
dei tuoi discorsi sempre accesi.
Ed io restavo li fermo,
con le lacrime che attraversavano
il mio viso a te somigliante.
Le parole consolatrici degli altri
risuonavano confuse nella mia mente.
La speranza di rivederti un giorno
fa rabbrividire la mia anima.
Non sarà l'alba,
non sarà il tramonto.
Sarà circondata da una luce
che sprigionerà calore.
Io avanzerò verso di te,
mi liberò della tua assenza
e riderò per il tuo modo buffo
di indossare il cappello.
Sarà l'inizio di un nuovo giorno, quello che dura in eterno.
"Abbi cura di te, nonno".
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